martedì 31 maggio 2016

Ancora Dahl!



In queste mattinate siamo impegnate nella distribuzione dei consigli di lettura per l’estate. Portiamo  le bibliografie alle scuole con cui abbiamo collaborato e ne approfittiamo per salutare bambini, ragazzi ed insegnanti e per augurarci con affetto buone vacanze.
Ma quest’anno il giro ci ha riservato delle sorprese speciali.
Alla scuola primaria Sante Tanti, ad esempio, le maestre hanno riallestito la mostra con i libri fatti a mano dai bambini assieme ad Ilaria.
A Ponticino abbiamo scoperto delle puntuali rielaborazioni della visita alla mostra A,B,C…DAHL!, compresi ritratti dal vero delle libraie.
Alla scuola media Margaritone abbiamo intercettato delle ottime recensioni della mostra ad opera dei ragazzi e delle ragazze della classe IID.
Per non parlare degli spettacoli di cui abbiamo già scritto: Quattro chiacchiere con Roald Dahl e Il soffiasogni.
Insomma Dahl continua ad accompagnarci e qualcosa ci dice che continuerà a farlo anche nell’anno scolastico che verrà!

Anna, Elena, Barbara





sabato 28 maggio 2016

Il soffiasogni

Il bello di essere alla conclusione dell’anno scolastico è che possiamo finalmente goderci un tempo che, prese dai mille impegni, è sempre più difficile concedersi. E così questa settimana, dopo il bellissimo spettacolo dell’Istituto IV Novembre siamo riuscite ad assistere alla prima de Il soffiasogni, messo in scena dagli alunni della classe V della scuola primaria Chimera, riscritto e diretto dalla maestra Antonella Sacchetti, con le coreografie di Chiara Rossetti.
Questo spettacolo è frutto di un pensiero, di un lavoro accurato sul testo, di una visione precisa dell’infanzia. Non si scimmiotta gli adulti sul palcoscenico, ma si offre l’opportunità di esprimere, attraverso le parole di Dahl, il proprio mondo interiore. Regia teatrale ed educativa fuse in un tutt’uno che diventa poesia, emozione e leggerezza.
E lo spettacolo diventa occasione per riflettere sui sogni, per allenarsi ad immaginare e ad ascoltare.
Una messa in scena che racconta la bellezza delle cose semplici, che ci ricorda che per emozionarsi non servono grandi effetti speciali, ma che a volte bastano un telo e una palla a comunicare cose importanti.
Ci è piaciuta anche la scelta della colonna sonora, azzeccatissima Viva la pappa con il pomodoro, coerente con lo spirito di Dahl, che in Boy ha raccontato i terribili anni del college inglese. Anche Vamba ne Il giornalino di Gian Burrasca ha raccontato le nefandezze del signor Stanislao, direttore del collegio toscano Pierpaolo Pierpaoli.
Le maestre della scuola Chimera, così come quelle della scuola Sante Tani ci hanno fatto un grande regalo, hanno raccolto il nostro invito a fare del 2016 l’anno dell’omaggio a Roald Dahl e lo hanno trasformato in un progetto culturale sull’infanzia che ha messo in campo letteratura, cinema, teatro ed arti visive. E noi non potremmo essere più felici.

Elena, Anna, Barbara


martedì 24 maggio 2016

Quattro chiacchiere con Roald Dahl


Quella appena iniziata sarà una settimana davvero speciale, avremo, infatti, modo di assistere ad una serie di produzioni realizzate a partire dai libri di Dahl. Alcune delle classi coinvolte nel nostro progetto, grazie all’entusiasmo ed alla competenza dei loro insegnanti, hanno lavorato attorno alle storie del nostro gigante soffiasogni. Ieri pomeriggio al Teatro Pietro Aretino siamo state invitate a Quattro chiacchiere con Roald Dahl, uno spettacolo teatrale messo in scena dalle classi III A della scuola primaria Sante Tani  e III A della scuola secondaria di primo grado IV Novembre, un progetto di continuità, realizzato  con la supervisione degli insegnanti Peruzzi e Verdelli. Ad ispirare il lavoro la lettura di Matilde e Boy, punti di partenza per arrivare a parlare del diritto dei bambini ad essere amati e rispettati, del diritto allo studio e di bullismo. Il nostro ringraziamento e la nostra stima va a questi valorosi insegnanti, un raro esempio di passione e forza ed anche alla dirigente scolastica, Rosella Puzzuoli, per le sue bellissime parole.   Pensare che anche noi abbiamo avuto la nostra piccola parte nella nascita di spettacoli come questo ci rende davvero orgogliose.

Elena, Anna, Barbara


lunedì 9 maggio 2016

X come X ray



Alla lettera X della mostra, sia i bambini di Arezzo che quelli di Montevarchi, hanno trovato la parola X ray, ovvero raggi X. Nell’ultimo post avevamo parlato dei poteri della protagonista de Il dito magico e anche di quelli di Matilde Dalverme. La lettera X, la lettera M e la I non si trovavano nella stessa stanza, ma sarebbero potute star vicino perché di fatto esiste un legame tra le storie che raccontano. Quello di cui ci stiamo accorgendo, strada facendo, è che la nostra mostra potrebbe essere allestita seguendo logiche differenti, scoprendo nuove connessioni fra le lettere del nostro alfabetiere e, quindi, tra la vita ed opere di Roald Dahl. Il protagonista de La meravigliosa  storia di Henry Sugar, uno dei racconti contenuti in Un gioco da ragazzi ed altre storie, è un ricco ereditiere scapolo di 40 anni che passa la vita a giocare in borsa e alle scommesse con gli amici. Grazie ad un lunghissimo addestramento svilupperà una vista “a raggi X”. Anziché  arricchire le sue finanze Henry deciderà di sbancare i casinò di tutto il mondo per costruire orfanotrofi modello per i bambini sfortunati. Volere è potere, sembra dirci Roald Dahl, e se ci si impegna non si diventa supereroi, ma magari semplicemente possiamo realizzare i nostri sogni!!! 


Elena, Anna, Barbara


sabato 7 maggio 2016

I come Il dito magico


Abbiamo accennato ieri a Il dito magico. Completato nel 1962-63, ribalta la situazione di un gruppo di cacciatori di anatre, trasformandoli in volatili che vengono cacciati dalle anatre stesse. Protagonista una bambina di 8 anni che sviluppa i suoi poteri magici ogni volta che prova un senso di ingiustizia e di rabbia alla vista della crudeltà che vede intorno a sé. Donald Sturrock racconta che fu rifiutato da due editori e pubblicato solo tre anni dopo da Harper & Row. Il racconto è un manifesto in difesa degli animali, come molte altre storie di Dahl.
La protagonista del racconto la potremmo affiancare a Matilde, che con la forza del pensiero riesce a sviluppare il potere di spostare gli oggetti, così come Henry Sugar dopo anni di allenamento riesce a sviluppare la vista a raggi x. 
Ad Arezzo Il dito magico era in buona compagnia con James e la pesca gigante, Agura Trat, Furbo, il signor volpe e Gli sporcelli, libri attraverso i quali Roald Dahl ha voluto trasmettere ai più piccoli il suo amore per gli animali. Si pensi anche a racconti per i più grandi come Il ragazzo che parlava con gli animali e Il cigno, due racconti contenuti in Un gioco da ragazzi ed altre storie. In entrambi i casi non esita a condannare il comportamento vile degli uomini che si abbandonano a una violenza gratuita contro gli animali.
Del resto Sturrock racconta che per Dahl era impensabile vivere senza la compagnia di animali da compagnia e non solo!

Elena, Anna, Barbara


venerdì 6 maggio 2016

S come gli Sporcelli


Abbiamo raccontato ai visitatori della mostra le lettere T ed S come se fossero due facce della stessa medaglia. La storia del signor Hoppy e della signora Silver sono, in qualche maniera, due rappresentazioni della vita di coppia. Una relazione affettuosa e regolata da un grande sentimento nel caso dei protagonisti di Agura Trat, meschina e rissosa nel caso del signore e della signora Sporcelli.
 “Se una persona ha brutti pensieri, dopo un po’ glieli leggi in faccia. E quando i brutti pensieri li ha ogni giorno, ogni settimana, ogni anno, il suo viso diventa sempre più brutto, finchè diventa talmente brutto che non sopporti quasi più di guardarlo. Una persona con pensieri gentili non potrà mai essere brutta”.
Raccontare la storia de Gli sporcelli ci ha permesso di affrontare anche un altro tema all’interno dell’opera di Dahl e non solo. Spesso i personaggi delle sue storie si rimpiccioliscono, fino a scomparire come nel caso dei due signori in questione o come il protagonista de Le Streghe o anche James Henry Trotter o i signori Paper de Il dito magico oppure sono enormi come la nonna di George Kranky o il GGG. I bambini individuano senza fatica questo topos nelle storie di Dahl, ricordandosi anche di Alice nel paese delle meraviglie  o de I Viaggi di Gulliver. Con i più grandi ci siamo spinte un po’ più in là ragionando sui riferimenti letterari di Dahl, le fiabe norvegesi, Dickens e la letteratura inglese per ragazzi e non solo.

Elena, Anna, Barbara


T come Tv e Tartarughe


Alla lettera T della mostra abbiamo utilizzato due parole differenti per raccontare Roald Dahl. A Palazzo Chianini Vincenzi c’erano le tartarughe di Agura Trat,  le stesse tartarughe che i bambini di Montevarchi troveranno alla lettera A.
Ci dispiace non aver avuto nel nostro Bookshop il libro edito da Nord Sud, che al momento non è disponibile, speriamo che il centenario sia l’occasione di un’attesa ristampa. Agura trat è uno degli ultimo racconti scritti da Dahl. I due protagonisti non sono i soliti adulti meschini, ma due persone gentili che vivono sole e riversano tutto il loro amore su fiori e tartarughine, prima di capire di essere fatti l’uno per l’altra. Esiste anche un film per la Tv realizzato dalla BBC con Dustin Hoffman nel ruolo del signor Hoppy e Judit Dench nel ruolo della signora Silver. Per adesso ci dobbiamo accontentare della versione in lingua originale, ma speriamo di avere la possibilità di gustarcelo in italiano.


A Montevarchi i bambini alla lettera T troveranno una TV, per l’esattezza una vecchia Brionvega dei nostri genitori, quella che guardavamo da piccole io (Elena) ed Anna.
Roald Dahl pensava che guardare troppa televisione non fosse un bene. Credeva che i bambini si potessero tenere meglio impegnati leggendo libri. A tale proposito si veda personaggi come Mike de La fabbrica di cioccolato o i genitori di Matilde (a casa Dalverme si mangia sempre seduti sul divano, con un vassoio di cibi precotti sulle ginocchia, in religioso silenzio, per non perdere nemmeno un minuto di telenovela). Quello che ci piace di Dahl è che la sua non è una critica aprioristica, ma una riflessione propositiva sull’utilizzo che si fa del mezzo. E’ sbagliato regolare  la propria  vita familiare in base ai ritmi della televisione e Dahl con le sue storie ha offerto ai bambini una valida alternativa.   Leggere apre le porte ad un mondo che i non lettori (come i genitori di Matilde)non conosceranno mai!

Elena, Anna, Barbara 

giovedì 5 maggio 2016

K come George Kranky



Alla lettera K della mostra troverete il pentolone che George Kranky utilizza per  preparare la magica medicina per la sua nonna. Perché non tutte le nonne sono gentili e premurose come quella de il protagonista de Le streghe o come il nonno di Charlie Bucket.
 “Di solito le nonne sono dolci, care, amabili vecchiette, ma non quella di George: lei se ne stava tutto il giorno, e tutti i santi giorni, seduta nella sua poltrona accanto alla finestra, a bofonchiare, borbottare, brontolare, lamentarsi e lagnarsi di questo o di quello. Mai una sola volta, nemmeno nei suoi momenti migliori, aveva sorriso a George e detto: “Allora, come va oggi, George?”, oppure: “Ce la facciamo una partita all’uomo nero?”, oppure: “Com’è andata a scuola oggi?”. Non le importava niente degli altri, pensava solo a se stessa. Era una pestifera megera.”
Allora George Kranky  mescola in un enorme pentolone tutto quello che trova in casa di liquido, in polvere o cremoso, dal deodorante alla polvere antipulci, dall’olio del motore alle medicine per animali; dà un cucchiaio della sua magica medicina alla nonna e le cose cambiano di sicuro: la nonna cresce fino a bucare il tetto della casa, così come diventano giganteschi i maiali, le galline, i cavalli della fattoria.
I bambini aretini si sono divertiti moltissimo quando leggevamo il brano in cui George prepara la magica medicina per la nonna e siamo sicure che sarà lo stesso anche per i bambini di Montevarchi.

Elena, Anna, Barbara


6-7-8 maggio A, B, C...DAHL a Ginestra Fabbrica della Conoscenza (Montevarchi)


Da domani fino a domenica sarà possibile visitare la mostra A, B, C…DAHL! a Ginestra Fabbrica della Conoscenza (Montevarchi). Il percorso è stato realizzato grazie al Comune, alla biblioteca ed alle scuole del territorio che hanno accolto con entusiasmo Il grande gigante soffia sogni.  
Questa mattina io e Ilaria abbiamo riaperto gli scatoloni che custodivano il materiale per l’allestimento e tutto era stato riposto con grande cura e precisione, merito di Anna che ha il dono di saper fare le cose nel modo giusto. La disposizione delle lettere nella Sala Filanda segue un filo logico un po’ diverso ed è stato divertente concepire nuovi accostamenti che, comunque, hanno un senso. Merito della magia di Dahl?
Alcune lettere ed oggetti sono stati scambiati, ad esempio alla A, non troverete Ad occhi aperti, ma Agura Trat ed alla T non troverete le tartarughe, ma la TV.
All’interno della mostra anche i libri, realizzati grazie a Chiù, in sette classi del Comune di Montevarchi.
Domani mattina accoglieremo le classi per le visite guidate, mentre gli altri pomeriggi la mostra sarà aperta al pubblico.  
Sabato alle ore 16.00 A TUTTO DAHL!,  per  visitare la mostra e scoprire qualcosa in più della vita e delle opere di Dahl, attraverso un gioco a quiz e delle prove da superare...per lettori appassionati!! 
Per prenotare è necessario rivolgersi a Ginestra Fabbrica della Conoscenza: ginestra@comune.montevarchi.ar.it, 055 9108351.

Elena, Anna, Barbara





lunedì 2 maggio 2016

Lunedì piovoso di bilanci

Disegno di A.Mariel

Una settimana fa eravamo impegnate a sistemare la mostra su Roald Dahl in dei pacchi ordinati, che tra pochi giorni migreranno a Ginestra Fabbrica della Conoscenza, a Montevarchi, dove il nostro allestimento tematico troverà casa per raccontare il grande gigante soffia sogni ai bambini del Valdarno. Dopo aver chiuso gli scatoloni, siamo subito state assorbite da Guido Quarzo ed Anna Vivarelli, che hanno incontrato i bambini che hanno partecipato al progetto Adotta l’autore e le insegnanti che sono intervenute in libreria per Leggere. Un gioco da ragazzi.

Solo stamani, approfittando della chiusura del lunedì mattina, abbiamo rimesso mani e pensieri sulla settimana di celebrazione aretina di Roald Dahl. La fatica è stata ripagata da una grande partecipazione, sia agli eventi riservati alle scuole, che a quelli aperti al pubblico. Diamo un po’ di numeri. La mostra è stata visitata da oltre 30 gruppi classe, quasi 40 hanno partecipato alle proiezioni al cinema Eden. Oltre 300 le persone che sono intervenute per le visite guidate condotte da noi o che si sono organizzati in autonomia. Il reading di Michele Mori è stato un successo, il teatro era pienissimo e qualcuno, aimè, è rimasto anche fuori.

Abbiamo sfogliato con attenzione il libro delle dediche.






Nel frattempo è uscito fuori il sole ed è ora di ripartire per gli impegni della giornata, con un po’ di nostalgia per la magica atmosfera di Palazzo Chianini Vincenzi!


Elena, Anna, Barbara