Il
bello di essere alla conclusione dell’anno scolastico è che possiamo finalmente
goderci un tempo che, prese dai mille impegni, è sempre più difficile
concedersi. E così questa settimana, dopo il bellissimo spettacolo dell’Istituto
IV Novembre siamo riuscite ad assistere alla prima de Il soffiasogni, messo in
scena dagli alunni della classe V della scuola primaria Chimera, riscritto e
diretto dalla maestra Antonella Sacchetti, con le coreografie di Chiara
Rossetti.
Questo
spettacolo è frutto di un pensiero, di un lavoro accurato sul testo, di una
visione precisa dell’infanzia. Non si scimmiotta gli adulti sul palcoscenico,
ma si offre l’opportunità di esprimere, attraverso le parole di Dahl, il proprio
mondo interiore. Regia teatrale ed educativa fuse in un tutt’uno che diventa
poesia, emozione e leggerezza.
E
lo spettacolo diventa occasione per riflettere sui sogni, per allenarsi ad
immaginare e ad ascoltare.
Una
messa in scena che racconta la bellezza delle cose semplici, che ci ricorda che
per emozionarsi non servono grandi effetti speciali, ma che a volte bastano un
telo e una palla a comunicare cose importanti.
Ci
è piaciuta anche la scelta della colonna sonora, azzeccatissima Viva la pappa
con il pomodoro, coerente con lo spirito di Dahl, che in Boy ha raccontato i
terribili anni del college inglese. Anche Vamba ne Il giornalino di Gian
Burrasca ha raccontato le nefandezze del signor Stanislao, direttore del collegio toscano Pierpaolo Pierpaoli.
Le
maestre della scuola Chimera, così come quelle della scuola Sante Tani ci hanno
fatto un grande regalo, hanno raccolto il nostro invito a fare del 2016 l’anno
dell’omaggio a Roald Dahl e lo hanno trasformato in un progetto culturale sull’infanzia che ha messo in campo letteratura, cinema, teatro ed arti visive.
E noi non potremmo essere più felici.
Elena,
Anna, Barbara
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