Alla
lettera X della mostra, sia i bambini di Arezzo che quelli di Montevarchi,
hanno trovato la parola X ray, ovvero raggi X. Nell’ultimo post avevamo parlato
dei poteri della protagonista de Il dito magico e anche di quelli di Matilde
Dalverme. La lettera X, la lettera M e la I non si trovavano nella stessa
stanza, ma sarebbero potute star vicino perché di fatto esiste un legame tra le
storie che raccontano. Quello di cui ci stiamo accorgendo, strada facendo, è
che la nostra mostra potrebbe essere allestita seguendo logiche differenti,
scoprendo nuove connessioni fra le lettere del nostro alfabetiere e, quindi,
tra la vita ed opere di Roald Dahl. Il
protagonista de La meravigliosa storia
di Henry Sugar, uno dei racconti contenuti in Un gioco da ragazzi ed altre
storie, è un ricco ereditiere scapolo di 40 anni che passa la vita a giocare in
borsa e alle scommesse con gli amici. Grazie ad un lunghissimo addestramento
svilupperà una vista “a raggi X”. Anziché arricchire le sue finanze Henry deciderà di
sbancare i casinò di tutto il mondo per costruire orfanotrofi modello per i
bambini sfortunati. Volere
è potere, sembra dirci Roald Dahl, e se ci si impegna non si diventa supereroi,
ma magari semplicemente possiamo realizzare i nostri sogni!!!
Elena,
Anna, Barbara
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